“Il 13 settembre 2013, sul balcone di casa mia, ho deciso di fumare l’ultima sigaretta, quella del “condannato a vita” e partire per il giro del mondo. A piedi. Più che una scelta, è stata una necessità, nata dalla sensazione di essere sempre fuori posto, dall’alzarsi al mattino senza volerlo davvero, senza una motivazione o uno scopo. Dalla volontà di fare qualcosa di radicale, che mi permettesse di apprezzare la vita per quello che è davvero: un regalo. E così sono partito. Ho attraversato l’Italia da ovest a est, sono sceso verso Istanbul, ho percorso le strade dell’Asia dalla Turchia all’Iran, dall’India all’Indonesia, ho sperimentato il silenzio e la vastità dell’Outback australiano. Tutto a piedi, con un carretto che per oltre un anno e mezzo è stata la mia casa camminante. Il mio giro del mondo continua e in questo libro vi racconto la prima parte.”