Per soli uomini. Il maschilismo dei dati, dalla ricerca scientifica al design

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Una nuova generazione di leader donne sta conquistando la scena internazionale. Il soffitto di vetro finalmente scricchiola, ma siamo sicuri di essere alle porte di un cambiamento epocale? A guardare bene, purtroppo, si scopre un secondo soffitto, più resiliente e invisibile: è quello dei dati che governano la nostra realtà e che sono sempre più cruciali nel determinare non solo come sono disegnate le nostre auto e le nostre città o chi assumere dopo un colloquio di lavoro, ma anche come funzionano molti farmaci salvavita o come si comportano i sistemi di intelligenza artificiale. Ecco perché le donne hanno il 75 per cento di probabilità in più di soffrire per gli effetti collaterali di un medicinale e il 17 per cento in più di morire in un incidente stradale. Il mondo, è vero, sta cambiando. Ma lentamente. Al ritmo attuale ci vorranno 280 anni per raggiungere la parità di genere nella computer science e 258 nella fisica, anche perché il sistema dell’informazione è ancora molto maschio-centrico: per esempio, otto notizie su dieci parlano di uomini. Emanuela Griglié e Guido Romeo ci accompagnano in un viaggio nel maschilismo dei dati e dimostrano che contrastarlo aiuterebbe a creare una società ― sorpresa ― migliore anche per gli uomini.

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