Dopo Facebook, il nuovo vangelo di Zuckerberg, il Metaverso, ci promette il compimento della vita “ibrida”, “potenziata”, dell’onlife: la piena transitività, grazie al digitale e all’Intelligenza Artificiale, del mondo reale nel mondo virtuale. Uno shock antropologico per cui troppi non vedono il vero pericolo di questa distopia del post-umano, cioè l’effetto gorgo, il buco nero dell’online che fagocita la realtà offline, la vita come tale. Non governata, l’era digitale più che spaesare rischia di svellere l’umano da sé stesso e dal suo ambiente, in nome della truffa dell’Intelligenza Artificiale che vuole consegnare l’umano a una rete di governo e di controllo, anziché dargli più “mondo”, più libertà. Immersi come siamo in questa distopia, l’unica via di uscita possibile è “salvare la presenza”.