Il mio miglior nemico (The best friends Vol. 1)
Martina Aurora Grandi ha un problema, anzi più di un problema, con l’imminente matrimonio del suo unico fratello. Primo: non sopporta la sua futura cognata; secondo: sua madre vuole coinvolgerla in tutti i modi, contro la sua volontà, nei preparativi di un matrimonio che non vede di buon occhio; terzo: non ha ancora comprato il vestito che dovrà indossare per la cerimonia che si terrà da lì a una settimana; quarto:e questo è il punto dolente, dopo aver passato due anni a ignorare con successo il suo nemico giurato, dovrà rivederlo perché è il testimone dello sposo, nonché miglior amico di suo fratello, nonché l’unico e solo colpevole di tutte le sue disavventure adolescenziali. L’unica cosa che la conforta è che, con ogni probabilità, lo rivedrà solo un giorno, massimo due, prima del matrimonio e a quel punto il suo amico/coinquilino Michael sarà lì con lei per darle tutto il sostegno di cui avrà bisogno.
Contro ogni pronostico, Marti se lo troverà davanti casa il giorno del suo arrivo. La domanda del secolo è: che ci fa Alessandro Negri, meglio conosciuto come la Iena, davanti casa sua nove giorni prima del matrimonio?
Per rovinargli la vita e mettere a dura prova la sua sanità mentale, già compromessa, ovvio.
“Simone ma di che ca… cavolo stai parlando?”.
“Alessandro, il ragazzo con il quale hai litigato qua poche ore fa, è ubriaco marcio e si è addormentato su uno dei tavolini”, mi spiega.
E io che c’entro? Perché chiama me? “Mi dispiace. Io che posso farci?”.
“Devi venirlo a prendere”, risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo e, lasciatemelo dire, non lo è.
Io? Se ha appena ammesso che poche ore fa stavamo litigando, cosa gli fa credere che andrò a recuperare quell’alcolizzato?
“Non ci penso proprio! È adulto e vaccinato ed io non sono la sua dannata babysitter”.
“Vuoi che lo metta ubriaco al volante?”. (…)
(…) “Alessandro!”, lo chiamo e… tutto tace. Riprovo. “Ale!” e… ancora nien
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30gg. fa Oggi