Questo testo ha l’obiettivo di mettere in evidenza come sia possibile costruire una risposta non occasionale al problema dell’accesso dei giovani al credito per poter avviare la loro idea di impresa. Una risposta che non discende dall’alto, ma si genera dall’attenzione che un gruppo di persone, attento ai problemi della comunità e del territorio di appartenenza, esprime attraverso la costruzione di una esperienza associativa, «Fare lavoro», che con la collaborazione del credito cooperativo, attiva una elevata capacità di risposta alle idee ed alle proposte imprenditoriali di giovani sempre appartenenti alla stessa comunità territoriale.Il punto di vista che si esprime attraverso il breve testo di seguito proposto è però diverso; mette in campo non istituzioni, neanche istituti di credito di per sé. Si tende anzi a mettere in evidenza le differenze di logica e di struttura del micro credito, nella sua natura prevalentemente sociale (anticamente il micro credito si sarebbe chiamato «prestito sociale»), rispetto alla micro finanza; quest’ultima, infatti, rappresenta in un certo senso la continuazione dell’azione del micro credito, mettendo in campo le istituzioni finanziarie che per loro finalità, come le banche, sono chiamate ad esercitare una funzione creditizia con tutti i requisiti che sono richiesti in tali casi.