Di straordinaria modernità, Dei delitti e delle pene – testimonianza fondamentale del secolo dei Lumi in Italia – propone una riforma del diritto penale basata su una concezione illuminata della libertà e della massima felicità per tutti, ma contiene anche un’interessante analisi storica delle diverse forme della società umana. Lo spirito rousseauiano, lucidamente utilitarista e radicale, si associa in questo trattato (scritto tra il 1763 e il 1764) a una calda sensibilità, unendo rigore logico e filantropia e aprendo nuove prospettive di pensiero e di azione ispirate dalle idee dell’Illuminismo francese. Messa all’indice nel 1766, l’opera fu invece accolta con grande entusiasmo dagli illuministi francesi e si diffuse rapidamente in tutta l’Europa colta.