Lost & found. Sul perdere e trovare l'amore

Diciotto mesi prima della morte di suo padre Isaac, da tempo malato, Kathryn Schulz ha incontrato la donna che poi avrebbe sposato. Queste esperienze sono il motore dei movimenti di cui si compone il memoir di Kathryn Schulz: Lost, la perdita, Found, l’incontro, e And, l’unione. A queste tre parti corrispondono tre famiglie americane molto diverse: quella di Isaac, rifugiato ebreo immigrato negli Stati Uniti, avvocato affascinante, fan sfegatato dei Detroit Tigers, brillante quanto distratto; quella del padre di C., futura moglie di Kathryn, un contadino arguto e devoto cristiano; e la famiglia che nascerà dal matrimonio tra Kathryn e C. Ma Schulz usa queste storie private come fili di un tessuto, le intreccia e le trasforma in qualcosa che le trascende, fino a farle diventare una lucida meditazione su come le nostre vite sono modellate costantemente dalla perdita e dalla scoperta: noi smarriamo cose di continuo (le chiavi, il portafoglio, il cellulare), affrontiamo perdite gravi e devastanti (dopo guerre, pandemie e disastri naturali), ma ogni giorno troviamo la scoperta, casuale o intenzionale, che si tratti di un pianeta sconosciuto, di un nuovo vaccino o di una persona che ci fa innamorare. Ogni giorno, dunque, sperimentiamo insieme frustrazione e felicità, ci arrabbiamo con le persone che amiamo, proviamo piccole e grandi gioie sullo sfondo di catastrofi globali.