Sognando Atlantide
Da secoli l’uomo si interroga sull’esistenza di Atlantide e sulla sua sorte cercando di trovare prove inconfutabili esaminando i testi storici o scandagliando i fondali marini. Ma Atlantide ha lasciato tracce di sé non solo nel mondo fisico e tangibile.
La prova più grande dell’esistenza di questa civiltà scomparsa è legata in modo insolubile alla nostra stessa natura di esseri umani e alla nostra capacità di manipolare l’energia e quindi la realtà.
L’universo è mentale: ciò significa che alcuni individui particolarmente sviluppati lo possono manipolare. La chiave di tutto ciò si trova ad Atlantide dove questa conoscenza era a disposizione di noi esseri umani.
In questo libro che si sviluppa come ibrido tra romanzo e saggio gli autori narrano di come Atlantide fosse il crocevia, il punto di incontro tra fisica e metafisica, tra scienza e magia, tra realtà ordinaria e separata.
In questo senso il titolo “Sognare Atlantide” deve essere inteso secondo l’accezione shamanica del sogno e cioè come porta per accedere ad una consapevolezza superiore. Una realtà che porta ad una conoscenza che va oltre quanto possiamo sperimentare con i nostri sensi e che ci permette di crescere lungo il nostro cammino evolutivo.
Al di là di questa porta ci sono le risposte ai temi più importanti del nostro secolo dove l’energia, il suo costo e la sua disponibilità sono la chiave per la crescita spirituale del genere umano che ci permetterà di vivere su questa terra ma anche di volare verso altri mondi. Ma forse questo, nel passato, eravamo già in grado di farlo.
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