La Campana Ha Suonato
A Silver Lode, piccola cittadina del selvaggio west, vive Dan Ballard (John Payne), tranquillo e rispettato cittadino. Il giorno del suo matrimonio con Rose (Lizabeth Scott) Ned Mc Carthy (Dan Duryea) un sedicente sceriffo federale irrompe nella sua vita con un’infamante accusa. Ned sostiene che anni addietro Dan ha ucciso suo fratello nel corso di una rapina durante la quale ha sottratto 20.000 dollari alla comunità. Con l’aiuto della popolazione Dan deve tenere a bada lo sceriffo il tempo necessario di raccogliere le prove della propria innocenza, ma la sua credibilità presso gli abitanti di Silver Lode va scemando rapidamente sotto l’impianto inquisitorio di Mc Carthy. Solo la promessa sposa di Dan e la ragazza del saloon (Dolores Moran) sono disposte a credergli e lo sosterranno sino alla fine, anche quando rischerà di essere linciato dai suoi concittadini. Girato in pieno Maccartismo la sceneggiatrice Karen Dee Wolf non si da neppure pena di celare l’allegoria variando il cognome dello sceriffo impostore, che viene appena traslitterato dalla produzione in “Mc Carty”. La trama del film si snoda lungo un periodo di tempo reale di sole due ore e rappresenta una magnifica prova di Allan Dwan (il regista di Iwo Jima), che traspone in chiave western il clima di sospetto e di isteria dell’America del periodo, rispettando però lo stile del western classico.
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