Accentrato il potere civile e quello militare nelle sue mani, Cesare viene ucciso da un gruppo di congiurati guidati da Marco Giunio Bruto e Caio Cassio Longino con 23 colpi di pugnale. Dopo la sua morte, Marco Antonio, suo discepolo e amico, scatena la reazione contro i colpevoli e assume il comando. Burge dirige un cast di ottimi attori.