Sinossi
Straordinariamente visionario e poeticamente anarchico. Il titolo ha un doppio significato: sta per il numero di una camera d’albergo (siamo negli anni ‘60) e, insieme, per un fantomatico anno a venire. Chow Mo Wan è uno scrittore che vive per noi sullo schermo dal 1966 al 1969, mentre le immagini di un treno che parte per non arrivare mai - in un futuribile 2046 - altro non sono se non la trasposizione visiva di un suo fantomatico romanzo. Il futuro come riflesso del passato, ci pare di aver capito, per un film che rispolvera idealmente la cifra stilistica del precedente “In the Mood for Love “, risultandone quasi un seguito. Di certo il tema è l’amore… VD