Le notti erotiche dell'uomo invisibile
In seguito ad una chiamata misteriosa e confusa, il dottor Garode’, nuovo del posto, si avvia verso il castello del professor Horloff. Passando dalla taverna locale per cercare un vetturino, ha modo di rendersi conto dell’ostilita’ regnante tra i villici nei confronti del maniero verso cui e’ diretto. Ivi giunto, viene accolto in maniera reticente dai domestici, mentre Ce’cile, la giovanissima figlia di Harloff, non nasconde la sua soddisfazione e lo indirizza verso il laboratorio del padre. Questi, dopo momenti di diffidenza, finge cordialita’ e racconta al dottore di essere riuscito a creare un essere umano invisibile, obbediente ed intelligente. Provata la presenza della sua creatura che porge da bere ai due, Horloff spiega come ha potuto raggiungere il suo scopo, e, per evitare di essere considerato pazzo, dichiara che la pazza e’ Ce’cile e chiede a Garode’ di guarirla. Ma il dottore non tarda ad accorgersi che le spiegazioni del professore non sono completamente veritiere e le sue intenzioni tutt’altro che benevole nei suoi confronti. Difatti, sceso nel sotterraneo, incontra una servetta che e’ stata sottoposta a violenza carnale da parte dell’uomo invisibile, e viene lui stesso imprigionato. Liberatosi con l’aiuto di Ce’cile, tenta di eliminare l’inavvertibile individuo, il quale, dopo aver provocato l’incendio del castello e la morte del suo padrone, finisce, nel bosco, sbranato dai cani lupo.
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