Nel 2005, il mercato immobiliare americano appariva piu’ stabile e florido che mai. Chiunque chiedesse un mutuo, preferibilmente a tasso variabile, era quasi certo di ottenerlo. Per questo, quando Michael Burry si presento’ in diverse banche per scommettere sostanzialmente contro l’andamento del mercato, nessuno gli nego’ la possibilita’ di farlo, e anzi gli risero alle spalle. Michael Burry, pero’, aveva visto quello che il mondo non vedeva ancora: una pericolosa e crescente instabilita’ del sistema, peggiorata dalla vendita smodata di pacchetti azionari pressoche’ nulli, etichettati in maniera fraudolenta.