You'Ve Come Long Way Baby

L’album di debutto di FATBOY SLIM, “Better Living Through Chemistry”, fu una delle sorprese della rivoluzione big beat del 1996. Un lavoro eclettico retto da una serie di magistrali loop curati e creati da Norman Cook, membro fondatore della pop band britannica, The Housemartins. Non sarà stato fresco e impressionante come i Chemical Brothers, ma “Better Living” fu un ottimo debutto, al punto tale da creare enormi aspettative per quello che sarebbe stato il secondo album di Fatboy Slim, ovvero “You’ve Come a Long Way, Baby. E quel disco fu qualcosa di sorprendente, perché non solo superava le aspettative create dal debutto, ma da molti fu considerato l’album definitivo del panorama big beat andandosi a contendere il primato con il secondo album dei The Chemical Brothers, “Dig Your Own Hole”. La differenze consisteva nel fatto che Cook è uomo dai gusti musicali eclettici. I suoi accostamenti – l’album si muove tra hip hop, reggae, jangle pop, elettronica – sono perlomeno originali, anche se la musica all’interno del disco rimaneva nei confini del big beat. Questa è la prima ristampa di sempre di un disco divenuto col tempo epocale e pieno zepp di brani che riempirono (e riempiono anche oggi) le piste da ballo di tutto il mondo. Se la vostra scuola è quella di Chemical Brothers, Groove Armada, Faithless, Daft Punk, Moby, Basement Jaxx, Massive Attack e Portishead, è anche quella di Fatboy Slim.